da qualche giorno di nuovo nella mia città del cuore
per me ballare tango non é tanto andare a ballare in milonga
è camminare 10, 20, 30 cuadras e imbattermi negli angoli più insoliti
restare incantata davanti alle insegne dipinte in fileteado o a piccoli negozietti che espongono la mercanzia alla rinfusa
leggere il nome di una strada e iniziare a cantare dentro di me il tango che la nomina
incuriosirmi per gli improbabili nomi delle fermate del bus per poi scoprire che nascondono un’incredibile storia
spostarmi in treno, in bus, in subte e non smettere di sorprendermi per l’educazione delle persone che fanno la fila, che cedono il posto
partecipare ad una marcha in Plaza del Mayo
resistere di fronte alla seduzione di milioni di vetrine con dolci pannosissimi
ascoltare alla radio “La 840” la voce di Sosa e i tanghi cantati da anziani appassionati
vivere la vita come se abitassi qui da tanto
é come se fosse tutto tango… e avidamente lo respiro